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DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)

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Il centro Eureka! dal 2008 si occupa di diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) ed è accreditata con il livello di eccellenza dalla Regione Marche (decreto num. 175/ACR del 07.06.2018). L’ambiente accogliente, presente nel centro Eureka, mette a proprio agio i ragazzi e crea il contesto favorevole perché si applichino in maniera proficua; ciò è più difficile in un contesto ambulatoriale e medicizzante.

 

Con il termine DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche ed in particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA e DISCALCULIA. La principale caratteristica di questa categoria è le sue specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il bambino NON deve presentare: deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici.

Come stabilito dalla Consensus Conference la diagnosi è effettuata da un equipe multidisciplinare composta da Neuropsichiatria, Psicologo e Logopedista mediante specifici test. La diagnosi permette di capire finalmente che cosa sta succedendo ed evitare gli errori più comuni come colpevolizzare il bambino (“non impara perché non si impegna”) che determinano sofferenze e frustrazioni per il bambino.

Al termine degli incontri diagnostici l’equipe redige un referto scritto indicando il motivo dell’invio, i test utilizzati, la diagnosi conclusiva, la possibilità  dell’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi ed il trattamento più opportuno. Tutti questi elementi sono spiegati in maniera chiara e precisa nell’incontro a conclusione della diagnosi. Se il bambino è nel primo ciclo della scuola primaria può essere utile un trattamento di potenziamento delle fragilità individuate; nelle età successive è più utile un intervento di potenzimento metacognitivo che sia centrato sulle strategie di studio da applicare nelle diverse materie scolastiche e sulle abilità di monitoraggio dei processi di comprensione

Contemporaneamente si sostiene la famiglia in quanto il carico dei compiti scolastici resta il problema più gravoso per la famiglia stessa. Per alleggerire questa situazione si può affidare il lavoro scolastico a casa ad una persona estranea alla famiglia, in questo modo si ottengono diversi risultati: miglioramento del clima familiare, riappropriarsi del ruolo di genitore e non di insegnante, ridurre l’ansia della prestazione nel bambino, aumentare l’autostima e la motivazione.

Ottenuta la diagnosi si instaura inoltre una collaborazione tra l’equipe e gli insegnanti e possono essere messi in atto aiuti specifici (trattamenti di potenziamento e di compenso) nonché alcuni semplici provvedimenti della modifica della didattica a favore dei ragazzi contenute nelle direttive Ministeriali (Prot. n. 4099/A/4), come ad esempio la concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento delle verifiche, l’uso della calcolatrice e/o del computer. Tali provvedimenti devono essere utilizzati anche negli Esami di Stato.

La letteratura fornisce delle indicazioni rispetto agli elementi che rendono più efficace un intervento di potenziamento:

  • sono più efficaci gli interventi ad alta frequenza: sono presenti risultati migliori se il potenziamento viene fatto in cicli di massimo sei mesi, con esercizi per almeno 2 volte a settimana
  • è importante che accanto al lavoro di esercizio “meccanico”, sia presente un lavoro di consapevolezza delle proprie difficoltà e dei propri punti forza
  • è più efficace un potenziamento programmato, ovvero nel quale si sappia già dall’inizio quali aree devono essere potenziate, con quali strumenti e con quali obiettivi
  • il progetto di potenziamento va calibrato su ogni specifica situazione poiché ogni bambino presenta un profilo unico e differente dagli altri

La scuola ha l’obbligo, in caso di DSA certificato, di redigere un piano didattico personalizzato (PDP) entro determinati termini, che cambiano a seconda della data di presentazione della certificazione.

Per i DSA è previsto dall’INPS, se sussistono determinate condizioni, l’erogazione di un contributo  (indennità di frequenza) fino alla maggiore età del bambino. Per fare richiesta di indennità di frequenza i genitori devono rivolgersi al pediatra portando con sé la diagnosi multidisciplinare effettuata.

Ad oggi si può far riferimento ad una NORMATIVA riguardante i disturbi specifici dell’apprendimento.